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Terzo Settore. Nuovo regime IVA per le associazioni dal 2025: cosa cambia

Terzo Settore. Nuovo regime IVA per le associazioni dal 2025: cosa cambia

A partire dal 1° gennaio 2025, le associazioni italiane saranno soggette a un importante cambiamento nelle loro obbligazioni IVA. L'attuale esclusione dall'IVA per molte delle loro attività sarà sostituita da un regime più complesso, basato principalmente sulle esenzioni.

Cosa cambia?
Fine dell'Esclusione: L'attuale sistema, che esclude molte attività associative dall'IVA, è destinato a scadere. Ciò significa che le transazioni precedentemente fuori dall'ambito di applicazione dell'IVA rientreranno ora nel suo ambito.
Passaggio alle Esenzioni: Sebbene le operazioni saranno soggette all'IVA, molte saranno ammissibili alle esenzioni. Ciò significa che, sebbene l'IVA sarà calcolata, non verrà pagata.
Maggiore Carico Amministrativo: La transizione a un sistema basato sulle esenzioni aumenterà il carico amministrativo per le associazioni. Dovranno identificare quali transazioni sono ammissibili alle esenzioni e mantenere registrazioni dettagliate.

Quali operazioni sono interessate?
I cambiamenti avranno un impatto su una vasta gamma di attività associative, comprese quelle svolte da:


  • Associazioni politiche
  • Sindacati
  • Associazioni professionali
  • Organizzazioni religiose
  • Organizzazioni di beneficenza
  • Associazioni culturali
  • Associazioni sportive dilettantistiche
  • Associazioni di promozione sociale
  • Associazioni di formazione1 extrascolastica  


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In particolare, le transazioni che coinvolgono pagamenti o contributi da parte dei membri, effettuate in linea con gli obiettivi statutari dell'associazione, saranno soggette alle nuove regole.

Perché il cambiamento?
Lo scopo di queste riforme è allineare il trattamento IVA delle associazioni alle normative dell'Unione Europea.


Possibilità di Ritardi?

Sebbene le nuove regole siano programmate per entrare in vigore nel gennaio 2025, esiste la possibilità di un ulteriore ritardo. Il Sottosegretario di Stato per il Lavoro e il Terzo Settore, Maria Teresa Bellucci, ha accennato a una possibile proroga, affermando che il governo garantirà una transizione fluida e non creerà inutili difficoltà per le associazioni.


Cosa dovrebbero fare ora le associazioni?

Date le significative modifiche, si consiglia alle associazioni di:

Rimanere informati:
Tenere aggiornati sugli ultimi sviluppi e su eventuali modifiche alle normative.
Cercare consulenza professionale:
Consultare esperti fiscali per comprendere le implicazioni specifiche per la propria organizzazione.
Rivedere i processi interni:
Valutare le procedure attuali e identificare le aree in cui potrebbero essere necessarie modifiche per rispettare le nuove regole.


Conclusione

I prossimi cambiamenti alle normative IVA per le associazioni rappresentano un cambiamento significativo. Sebbene l'impatto complessivo debba ancora essere visto, è chiaro che le associazioni dovranno adattarsi a un ambiente IVA più complesso e impegnativo.

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